Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

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Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da davide06 »

Ciao a tutti,
di seguito troverete il report (ancora da finire) del mio viaggio a Caponord.

Essendo molto logorroico, ho diviso il viaggio a puntate, accessibile dai link qui sotto, così se volete saltare qualche parte, ritenetevi liberi di farlo tranquillamente :D
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davide06
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da davide06 »

PREMESSA
10 anni. 10 anni sono passati da quando l’ho sognato: sembra fatto di proposito, ma in realtà non è così, lascia che ti spieghi…
Correva l’anno 2012, mi balenò l’idea di comprare una moto e spendere poco…iniziai a cercare su google “moto economiche affidabili” o qualcosa del genere e, dopo poco, capii che dovevo puntare alle endurone anni 90.
La cerchia si restrinse subito a 2 moto: Yamaha XTZ 750 Supertenèrè e Honda Africa Twin 750
All’epoca (forse nemmeno adesso) non ne capivo un cazzo di moto, quindi iniziai a cercare su youtube dei video che potessero chiarire i miei dubbi da 21enne dell’epoca e finii in un video di un ragazzo che andò a Caponord con la Supertenèrè 750 (Francesco Ristori, sognandOriente)
Rimasi sbalordito, non sapevo nemmeno cosa fosse Caponord, all’epoca i viaggi li immaginavo solamente con aerei, crociere o auto.. Seguii quindi questo ragazzo nell’impresa e decisi già quale sarebbe stata la mia prima vera moto.

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La mia Yamaha XTZX 750 Superténéré qualche giorno/settimana dopo averla acquistata
Nel giro di qualche mese la acquistai, ma mi resi ben presto conto che non era così semplice come la facevo…acquistare una moto era un conto, ma mantenerla erano un altro paio di maniche: l’assicurazione era alta, la moto aveva bisogno di lavori, la macchina mi lasciò a piedi, le finanze scarseggiavano, lo stipendio dell’epoca non era poi così alto e mi stavo preparando per andare a convivere.
Mi iscrissi a diversi forum ed iniziai a leggere i topic, partecipare alle discussioni, chiedere consigli proprio perchè di manutenzione non ne capivo proprio niente: non sapevo nemmeno che la catena andasse lubrificata!
Fast Forward di diversi anni, dove ho messo da parte questo sogno per lavorare alla mia carriera, nel 2016 nacque mia figlia, quindi la moto rimase un passatempo che coccolavo di tanto in tanto, arrivai persino a cambiare la catena di distribuzione da solo in attesa del giorno X!
Rifeci una rinfrescata alla carrozzeria, revisionai i carburatori, la smontai pezzo pezzo per impararla a memoria ed alla fine la rimisi completamente a nuovo.
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Nel 2018, dopo 8 anni di onorato servizio, trovo la forza di lasciare il mio lavoro da dipendente ed intraprendere la carriera del libero professionista (ricordo che presi la decisione un sabato e mi licenziai il martedì o mercoledì). Quell’anno fu il più intenso ed allo stesso tempo più brutto della mia vita, dove non vedevo davvero la luce alla fine del tunnel.
Non lo dico per vantarmi o creare curiosità (non discuterò questioni di questo tipo sul blog), semplicemente per chiudere un po’ il cerchio narrativo di questi 10 anni e per farvi capire l’importanza di questo viaggio per me.
2019, si riaccende la passione per il viaggio: i problemi ormai sono sotto controllo, professionalmente sono indipendente e vedo il viaggio materializzarsi di fronte a me, come rispolverare un vecchio libro abbandonato sulla scrivania….Mi resi conto che la Superténéré non era tanto comoda per viaggiare (per me ovviamente). Sono alto 185cm, peso 100kg, la ruota 21 anteriore non era adatta al turismo veloce (come lo definisco io) e le sospensioni anteriori (nonostante le numerose migliorie fatte) erano inadeguate per mantenere una velocità di crociera in autostrada.
Inoltre il carburatore mi ha sempre fatto uscire pazzo ed i 70cv li reputavo un po’ pochini nei sorpassi, volevo qualcosa in più…
Ero davanti ad un bivio: investire parecchi soldi per la moto che mi aveva fatto battere il cuore e che ormai conoscevo a memoria (cambiando completamente il reparto sospensioni ed il reparto frenante), con il risultato incerto, oppure cambiare moto ed adattarsi al progresso.
Nel 2021 un piccolo incidente cittadino, mi convinse a tenere da parte la Supertenèrè ed acquistare lei: Kawasaki Versys 1000 2012

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Dopo tutti questi anni di “esperienza” ho capito cosa voglio in una moto:
– iniezione elettronica
– ruota da 17″ o 19″
– almeno 100cv
– deve essere “massiccia”
– deve costare poco
– e soprattutto: non deve apparire…io sono molto paranoico, le volte che ho dormito in hotel durante questo viaggio sono state quasi infernali.
Sicuramente tra qualche anno cambierò idea nuovamente, però devo dire che stavolta ci ho preso in pieno: la moto non mi ha mai deluso.
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davide06
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da davide06 »

DAY 0 – PRE PARTENZA
Nel 2021, ottenuta la moto nuova, sarei voluto partire proprio in onore dei miei 30 anni che avrei compiuto a giugno; purtroppo però il viaggio è saltato causa covid (la Norvegia aprì al turismo troppo tardi e non riuscii ad organizzarmi).
Non potevo rimandare anche il 2022, anche perchè la mia compagna (stiamo insieme dal 2011), mi ha obbligato a partire dicendomi che non ce la faceva più a sentirmi parlare di Caponord, pertanto se non fossi partito, me lo avrebbe impedito negli anni a venire
Diciamo che non ero proprio consapevole di partire…la moto e l’attrezzatura (compreso il campeggio) sono quasi pronte già dal 2020/2021, ma io me la stavo facendo sotto detta in tutta onestà, anche se non lo davo a vedere…
Ho capito che sarei partito quando ho ordinato gli pneumatici nuovi mercoledì per montarli giovedì (7 luglio) ed ho quindi fissato la partenza a sabato 9 luglio
Ah ovviamente non ho trovato nessun meccanico disposto a farmi il tagliando venerdì, quindi l’ho fatto da me, tanto erano solo cambio olio e filtro, spurgo liquido freni ed un bel lavaggio ed ingrassaggio della catena.
Venerdì decido di comprare le ultime cose, vado anche in posta per fare la Postepay evolution (attualmente l’unica carta con commissione vantaggiosa per pagamenti in valuta estera [1,10%], dopo il blacklist di N26): cavolo, la posta della mia città è chiusa il pomeriggio fino al 13 luglio…mi consigliano di andare ad un paese che dista 30 minuti sola andata (+30 per il ritorno).
Sconsolato vado e penso di aver fatto l’attivazione più lunga della mia vita, perchè le poste avevano ancora il mio vecchio numero di cellulare!!
Ritorno che si era fatto tardissimo e, mentre torno, sento un rumore di sfregamento provenire dal basso…inizialmente penso sia la ruota anteriore: mi fermo, metto la moto sul cavalletto centrale, la ruoto e la scuoto: niente, gioco nella norma e nessun rumore…riparto e cerco di sentire meglio….o cazzo, vuoi vedere che è la catena?
Torno nella mia città e vado da un meccanico che conosco…gli imploro di vedere il problema perchè devo partire domani…dopo qualche test, sentenzia anche lui la stessa cosa: catena, nel dettaglio: catena stirata.
Gli chiedo se ci posso fare un viaggio:
lui mi fa “bhe si, un weekend fuori dovrebbe reggere…dove devi andare? In abruzzo?
timidamente rispondo “devo fare 11.000km, devo arrivare a Caponord
Grida “CAPONORD??????” facendo girare buona parte dei presenti ed aggiunge “con questa catena non ci arrivi…io pensavo che dovevi fare un viaggetto per il weekend qua in zona, non 11.000 km
Inizio a sudare freddo, mi tremano le gambe, il viaggio stavolta non deve e non può saltare…non per questa cazzata
Lo imploro di fare qualcosa, mi dice che non ha il ricambio ovviamente ed ha l’officina piena…mi dice di rivolgermi a qualcun altro…
Lo chiamo per nome ed aggiungo “io solo te conosco, devi fare qualcosa, gli altri mi manderebbero a quel paese…sono disperato
La moglie (che si era avvicinata dopo il suo grido di stupore), vede la mia determinazione e fragilità di fronte ad un sogno per il quale ho lavorato duramente sgretolarsi e lo sprona a fare qualcosa…
mi dice di aspettare un attimo ed inizia a sfogliare il catalogo
Una shadow (o moto simile) doveva cambiare il trittico ed aveva il ricambio a terra: nota che monta la stessa catena della mia moto: non esita un attimo, rimanderà i lavori alla Shadow (ordinando la nuova catena) per mettere la catena sulla mia moto: sono al settimo cielo.
Finiamo alle 19:00, pago e gli lascio una piccola mancia extra, vado veloce al supermercato per fare gli acquisti del cibo liofilizzato, butto tutto nel carrello, scappo in cassa e pago.
Arrivo a casa esausto, ceno e scappo a fare i bagagli e caricare la moto…non avevo ancora metabolizzato la partenza, non ero sicuro di partire, era stato fatto tutto troppo in fretta, ma ero troppo determinato……….
……..talmente determinato che alle 02:00 sono ancora a caricare la moto: il sacco a pelo che avevo acquistato su amazon era davvero troppo ingombrante (per farvi capire, occupava tutto il bauletto givi da 52 litri) e mi creava solo problemi: dovevo destinare una sacca impermeabile solo per lui.
La mia compagna mi sprona ad andare a dormire, rimandare la partenza di 1 giorno ed andare il sabato al Decathlon per acquistare il sacco a pelo idoneo (cosa che ogni persona normale avrebbe fatto).
Alla fine dopo un’altra ora di tentativi, rinuncio e capisco che la soluzione migliore è questa.
Non mi dilungo troppo, alla fine sabato pomeriggio riesco a caricare tutto (acquistando anche un borsone da 40-60 litri) e sono pronto per partire il giorno dopo.

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Ah cazzo, dimenticavo: non ho il percorso GPX fatto perchè mi sono dimenticato, ho solamente quello con le strade più importanti che feci mesi addietro…sono le 23:30
Lo faccio al volo con Maps e salvo il percorso globale, impostando su Osmand le tappe giornaliere fin dove mi sento di arrivare.
E’ ormai l’01:00 quando vado a letto, la mia compagna inizia a tempestarmi di domande a cui non avevo pensato: inizia a farmi salire l’ansia ancor prima di partire, fantastico!
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davide06
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da davide06 »

DAY 1 – CASSINO - INNSBRUCK

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Giorno della partenza finalmente: sono già in piedi prima che la sveglia iniziasse a suonare, mentre mi preparo e mi rendo conto che….non trovo i guanti estivi…incredibile, come faccio ad essere così disorganizzato?
Dopo mezz’ora buona di ricerche, decido di mettermi l’anima in pace ed acquistarli per strada…
Parto quindi alle 08:00, rifornimento prima di prendere l’autostrada e via verso nord, con la sbarra della corsia Telepass che non si è aperta (e non si aprirà mai per il resto del viaggio).
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Prima sosta 09:00 all’outlet di Valmontone per prendere i guanti: sono davanti all’ingresso ed il cancello non si apre…dopo 5 minuti di attesa, scopro che aprirà alle 10:00: non posso attendere, comprerò i guanti più avanti
L’autostrada scorre anche grazie alla musica dell’interfono ed alla prima sosta benzina mi fermo per controllare i negozi di moto aperti di domenica nelle vicinanze; inizialmente punto gli outlet, poi scrivo “abbigliamento moto” e noto che c’è un negozio Wheelup aperto a 5 minuti dall’uscita di Arezzo: fantastico, imposto la deviazione sul navigatore e ci vado!
Riesco a trovare i guanti e noto che la signorina alla cassa mi guarda strano: sono vestito di tutto punto, moto stra-carica, però vengo li a comprare i guanti…mi chiede da dove venissi e dove fossi diretto, rispondo “vengo da Cassino (FR), sono diretto a Caponord, ma stamattina non ho trovato i guanti estivi, quindi mi sono fermato qui ad acquistarli“, mi guarda sgranando gli occhi quasi incredula ed esclama un timido “ah”, un po’ la capisco: chi è il coglione che parte per un viaggio del genere e non trova i guanti? O magari non sapeva dove fosse Caponord e per non fare figuracce ha preferito non dire niente.
Mi fermo verso le 13:00 a Firenze per mangiare: normalmente avrei preso un panino in autostrada, ma sono talmente paranoico che possa venirmi una diarrea fulminante che decido di attingere alle scorte alimentari: il menù del giorno comprende un entrèè di fagiolini cannellini seguiti da un delizioso pescato di tonno in scatola, accompagnato da un pane ai cereali rigorosamente fresco di confezione e, siccome siamo in un ristorante serio, non possiamo privarci del dessert: 2 biscotti ai cereali, talmente secchi da richiedere abbondante acqua per mandarli giù.
Riparto, ma verso le 14:30 sento che stavo per svenire dal caldo…sono quasi a Bologna, mi fermo per fare rifornimento ed approfitto per reintegrare i liquidi persi, riposare all’ombra e sciacquarmi la faccia.
Dopo questa lunga sosta riparto un po’ intimorito dal caldo. Poco prima di arrivare al Brennero, mi accorgo che il caricatore dello smartphone che uso come navigatore non funziona più: mi fermo al volo in un autogrill sperando di non comprarlo…smanetto un po’ col cavo e lo faccio funzionare di nuovo. Circa 10 minuti dopo, vedendolo non funzionare, capisco che è il caricatore e non il cavo…Abbastanza nervoso per la perdita di tempo, mi fermo nuovamente al prossimo autogrill per acquistare un nuovo caricatore USB
Stranamente costa meno di Amazon ed ha anche la ricarica rapida…ne approfitto anche per bere una RedBull e ripartire.
Sarò costretto a fermarmi altre 2 volte: una per fare rifornimento e l’altra per acquistare la vignetta austriaca, visto che l’autogrill di prima ne era sprovvisto.
Approfitto per fare due foto al volo, già si nota il tipico paesaggio dei confini austriaci
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Vedo la barriera del Brennero, la riconosco dai numerosi video visti e, dimenticandomi che la sbarra del Telepass non si era mai aperta né a Cassino, né a Valmontone e né ad Arezzo, penso “chissà se a me si aprirà“…ecco, a 2 metri dalla sbarra, mi sono ricordato che non si era mai aperta, mi preparo a spostarmi sulla destra per cercare di passare, ma cavoli questa sbarra è veramente lunga che mi costringe a fermarmi…la urto leggermente con il manubrio quando sento il ragazzo del casello urlarmi contro di tornare indietro.
Ok stesso copione del video di Marcello Anglana, ma senza Polizia stavolta…il ragazzo mi dice che se la sbarra non si alza, devo fermarmi ed io ribatto che il contratto Telepass dice che per ragioni di sicurezza non devo fermarmi, quindi io faccio quello che dicono loro non lui. Mi spiega che la barriera del Brennero ha difficoltà a rilevare il telepass moto, quindi capita mooolto spesso…io ribatto che faccio solamente quello che il contratto dice di fare e che non posso saperle determinate cose…
Registra il mio pedaggio e mi apre la sbarra che non si apre: praticamente quando l’ho toccata, l’ho spostata leggermente dalla sede e non si riesce ad alzare…devo aspettare qualche minuto l’arrivo di un suo collega che rimette la sbarra in sede e finalmente posso partire.
Avevo la GoPro accesa ovviamente, appena possibile posterò il video.
In Austria inizia a fare freddo ed una leggera pioggia mi accompagnerà fino ad Innsbruck, prima tappa della giornata…appena mi fermo cerco un campeggio, ne trovo uno veramente carino (Camping Kranebitterhof) e smetto di cercare…sbaglierò strada 2 volte prima di giungervi.
Appena entrato, vedo un sacco di camper e roulotte ed un motociclista danese molto in la con gli anni (rispetto a me) che stava campeggiando…mi sale un’emozione mai provata prima: libertà, malinconia ed una voglia matta di fare strada e di esplorare nuovi posti.
Scelgo il posto che tutti snobbano: quello vicino ai servizi igienici, per me molto comodo che continuerò a preferire anche negli altri campeggi, semplicemente perchè faccio meno strada ed ho le mie cose sott’occhio.
Monto la tenda, inizio a cucinarmi il risotto ai funghi col fornello a gas, chiamo casa…vengo avvicinato da un signore e poi da una coppia che ammira la moto, commentano i gadget installati, scambiamo 2 chiacchiere: mi chiedono dove fossi diretto, poi solite domande di rito che mi faranno per il resto del viaggio “ma sei da solo? Quando sei partito? Quanti km hai fatto?
Le loro facce saranno sempre le stesse ad ogni risposta, tranne che più a nord sei, più il loro stupore aumenta.
Approfitto della vicinanza ai servizi ed alla “hall” per caricare i dispositivi e scaricare i video della GoPro, lavo le stoviglie e mi faccio una bella doccia bollente per togliere i km di oggi prima di infilarmi nella tenda per dormire…
Ah dimenticavo di dirvi una cosa: quando ho parlato di viaggio disorganizzato, intendevo anche nel pernottamento: era la prima volta in assoluto che dormivo in tenda, non ho fatto nemmeno un test pre-partenza ed il sacco a pelo l’ho scartato li per la prima volta…Infatti dalla foto potete capire il livello (vi assicuro che migliorerà nei prossimi viaggi)
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

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DAY 2 – INNSBRUCK - GERLEBOGK

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Mi sveglio presto, verso le 6:30, mi faccio una bella moka di caffè, 2 brioches (tutto portato da casa), mi lavo, mi vesto, carico tutto sulla moto e sono pronto a ripartire, direzione Munchen.
Mi accorgo che ancora ci metto tanto tempo a tirare su la roba da campeggio, migliorerò nel corso dei giorni, ma la borsa li dietro mi fa perdere tempo per fissarla con 2 elastici e 2 ragni…mi riprometto che al ritorno dovrò trovare un sistema più rapido, anche se il ragno si è rilevato utilissimo quando dovevo asciugare l’accappatoio o l’intimo termico
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Mi fermo a fare rifornimento ad Achensee e, sia dalle curve che dal paesaggio, mi accorgo ben presto che si inizia a salire di quota…La moto segna 18 gradi, ma secondo me sono di meno, approfitto della sosta per mettere lo strato termico alla giacca
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Su queste strade montane incontro una coppia di fidanzati presumo: lui alla guida di una Lamborghini color viola perla, mentre lei alla guida di una Ferrari gialla…facciamo un po’ di strada insieme divertendoci nelle curve, poi loro si fermano.
Arrivo alla diga di Sylvenstein, sono in Germania e nemmeno me ne sono reso conto.
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A Munchen iniziano i primi problemi…Osmand si “impalla”: inizia a darmi indicazioni assurde tipo “200 mt continua dritto, 350 mt continua dritto, 123 mt continua dritto” e sbaglio strada perchè io non guardo sempre il navigatore, semplicemente vedo che devo svoltare tra 120 km, quindi mi concentro sulla strada e riprendo a guardarlo ogni tanto…con le indicazioni in quel modo è impossibile!
Oltretutto il roaming della sim Fastweb che uso nello smartphone dedicato alla navigazione non funziona…dovrò ricorrere a Maps dello smartphone principale per ritrovare la strada.
Nel frattempo mi arriva una chiamata di lavoro e devo intervenire col portatile…andiamo bene penso! Resto lucido e decido di fermarmi per fare rifornimento e, contemporaneamente, collegarmi ad una wifi per scaricare le mappe offline di Maps mentre risolvo il problema.
Noto che le wifi sono tutte chiuse, devi consumare per poter richiedere la password ed usufruire della connessione…sono le 11:40, decido di anticipare la sosta pranzo e pranzare (si fa per dire, perchè non avevo tutta questa fame) al McDonald’s con un wrap di pollo alla griglia ed una coca zero.
Ho capito che in viaggi del genere non devi mangiare tanto, altrimenti ti viene sonno, quindi puntavo quanto meno a rispettare gli orari (pranzo attorno alle 13:00 e cena attorno alle 20:00) per avere meno fame possibile.
Riesco a risolvere il problema lavorativo ed a scaricare le mappe offline su maps, faccio rifornimento e riparto…il tempo è una merda: nuvoloso, inizia a piovigginare e fa freddino…Ne approfitto per tensionare la catena, un po’ troppo lasca per i miei gusti e monto le moffole…i guanti proprio non li sopporto.
Le autostrade tedesche scorrono veloci (grazie anche ai tratti senza limiti), la moto si comporta bene anche a velocità che qui sarebbero da arresto, sono molto soddisfatto e mi dico che a questi ritmi riuscirei ad arrivare ad Amburgo in serata, salvo imprevisti…ecco appunto, imprevisti…
Non avevo fatto i conti con i cantieri tedeschi, veramente tantissimi…fortunatamente il 90% delle volte la gente si sposta sull’estremità della carreggiata rendendoti molto agevole il sorpasso, ma il fatto di procedere lentamente per diversi km ti fa perdere parecchio tempo…
Sono circa le 14:40 quando mi fermo nei pressi di Himmelkron per fare rifornimento (finora il più basso € 1,879/l) ed una chiamata di lavoro nel Burger King dell’area di servizio
La strada prosegue tra cantieri e rallentamenti, ma ad un certo punto vengono chiuse le corsie di sinistra ed inizio a fare all’italica maniera, ovvero passare tutti sulla sinistra sfiorando i coni, ed inevitabilmente ne butto anche a terra uno con la borsa laterale sinistra sentendomi in colpa…alla fine 500 metri più avanti, vedo che i lavori erano terminati e gli addetti stavano facendo retromarcia col furgone per togliere tutti i birilli, meno male!
Poco più avanti c’è un rallentamento apparentemente ingiustificato, visto che non ci sono lavori e penso subito ad un incidente…evito di perdere tempo e supero tutti portandomi all’inizio della fila…davanti a noi c’è la polizia con i lampeggianti accesi che procede al centro della carreggiata con la scritta e con il braccio fuori dal finestrino fanno cenno di fermarsi.
Il poliziotto scende, mette il giubbotto catarifrangente e procede personalmente a rimuovere dalla carreggiata 2 rimasugli belli grossi di pneumatici di tir, risale in auto, ma non ci danno ancora il via libera per partire…così procediamo a 30km/h sull’autostrada per diversi km, fino a fermarci nuovamente: il poliziotto scende e rimuove un paramotore inferiore di un auto.
Finalmente dopo altri km, ci danno il via libera, spalanco il gas e cerco di recuperare strada…
Verso le 17:00 mi arriva l’ennesima chiamata di lavoro: spiego che sono in ferie, però comunque devo fermarmi a fare rifornimento e confermo al cliente che avrei controllato il problema, chiedendogli di avvertirmi nel caso in cui l’avesse risolto in autonomia (in quanto non dipendeva da me).
Mi fermo, faccio rifornimento e decido di sostare in quest’area di servizio Shell nei pressi di Hermsdorf…prevedo almeno 30 minuti di stop, quindi mi siedo nel “ristorante” (anche se lo definirei più un fast food), prendo da bere, accendo il pc e chiedo di poter ricaricare l’interfono.
Appena seduto, la signora mi fa capire che per stare li devo ordinare da mangiare…va bene, non vedo alternative…ordino un hamburger ed una specie di energy drink e scopro che la WiFi non va…ottimo, metto l’hotspot del cellulare ed inizio a controllare il problema e scopro che non c’è…richiamo il cliente che mi conferma di averlo già risolto in autonomia e non mi aveva richiamato per non disturbare dato che ero in ferie….avrei voluto dirgli che così facendo ha fatto esattamente l’opposto, ma va bene…
Mangio il mio hamburger e vedo che la Amburgo inizia a farsi sempre più lontana…
Finito l’ottimo hamburger riparto, poco dopo sono costretto a cercare un bagno urgentemente per problemi di intestino…che sia stato l’ottimo hamburger? Dopo una lunga sosta e due Imodium riparto….Ormai sono quasi le 20:00, arriverei ad Amburgo molto in ritardo…
Sono sconsolato, in Germania avrei dovuto fare molti più km, mentre a causa di tutti questi imprevisti ne ho fatti molti di meno, ho però un piano B a cui attingere: posso fare la tirata ed arrivare ben oltre l’orario limite, ma devo soggiornare in hotel; cerco quindi un hotel ad Amburgo e dintorni che non costi uno sproposito, ma abbia un parcheggio quantomeno privato
Ne trovo uno, ma non mi convince, mi ricorda una casa di un videogioco horror anni 90 e francamente non ho proprio voglia di chiudermi in hotel…ho voglia di dormire con la mia moto vicino, svegliarmi e stare solo con la natura…decido di abbozzare il piano B e prendere un campeggio tra qualche chilometro…
L’unico convincente che trovo è a Gerlebogk, a 7 km da me, decido quindi di andare facendo prima rifornimento ad € 1,809 (record!).
Vado a pagare e vedo 2 bambini, con tanto di padre al seguito, camminare completamente scalzi all’interno dell’area di servizio (con la parte inferiore dei piedi completamente nera). Disgustato, pago e vado via.
Per la strada del camping passo in questa fantastica strada che taglia un immenso campo che pullula di pale eoliche!
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Arrivo al camping, non c’è nessuno apparentemente…mi si avvicina un ospite del campeggio, parla un pessimo inglese, ma mi fa capire che devo chiamare un numero…lo chiamo, alla richiesta “do you speak english?” mi risponde con un secco “no” senza aggiungere altro…
Dopo secondi imbarazzanti, cerco di fargli capire che sono al campeggio, fino a quando mi dice “you with bike? Tent? Come to me” capisco quindi che mi vede…mi giro in torno e lo vedo dentro il campeggio che mi fa cenno con la mano di venire (stava riparando la sua auto)…
Gli chiedo il costo, mi dice 13 euro, gli dico “ok“, mi fa prima smontare tutto e poi passa a riscuotere…mi puzza, insisto per pagare prima, lui dice di sistemarmi prima…sono stanco e cedo
Appena mi sistemo arriva…dai 13 euro finiamo a 17,50 € perchè lui sostiene di avermi detto 15 non 13, poi ci sono i costi extra e la doccia e sono 2,50 € in più….only cash ovviamente, no card…Pago mezzo incazzato e mi ritiro nella mia piazzola
Non ho nemmeno fame…
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La sera mi faccio una bella doccia bollente, e mi ritiro nella tenda…
Mi sento tremendamente in colpa per aver mancato l’obiettivo giornaliero, quindi penso di abbandonare l’idea del ponte dell’Oresund e di prendere il traghetto ad Hirtshals, però decido di confrontarmi telefonicamente con l’amico Ettore
Fortunatamente, vedendo la questione da un punto di vista esterno, mi riesce a tranquillizzare, alla fine gli imprevisti fanno parte del viaggio…mi fa capire che probabilmente non ripasserò più da queste parti, quindi vale la pena non privarsi di niente: “se vuoi vedere il ponte dell’Oresund, fallo…di traghetti alla fine ne hai visti a centinaia” (tutte le volte che vado a trovare i parenti in Croazia)…se proprio ci tengo a recuperare questi km, potrei tranquillamente svegliarmi 1 ora prima per 3 giorni ed il gioco è fatto…
Ringrazio Ettore, che mi fa anche comprendere che questa malinconia che sto provando è normale: un istinto primordiale per la mancanza della nostra “caverna“…devo solo imparare a conviverci.
Domani destinazione Malmo, costi quel che costi!
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Ettore Hungrybiker
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da Ettore Hungrybiker »

Ci hai messo qualche anno a postare il viaggio ma .......azz!! 🤩🤩🤩
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davide06
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da davide06 »

Non sono nemmeno a metà :shock: adesso devo finirlo :D
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Danilo
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da Danilo »

ciao Davide, attendiamo il seguito...
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kossovic
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da kossovic »

Ciaooo ... mi è piaciuto riaprire il sito dopo un mese e mezzo e trovare il tuo racconto ... attendo il proseguio :-)
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Luca Dell'Anno
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Re: Il mio viaggio a Caponord veramente disorganizzato

Messaggio da Luca Dell'Anno »

Grande davide!

aspetto il seguito del viaggio!
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