Da adolescente, nei giorni soleggiati della primavera siciliana, ogni tanto marinavo la scuola per viaggiare con la mia Vespa 50 (più o meno) lungo la costa orientale dell'isola rientrando a casa nel pomeriggio, doverosamente prima dei genitori.
"Ho trasmesso la voglia di scoprire ed imparare viaggiando al mio amico Giovanni ed una notte di inizio estate del 1984, seduti sui gradini della chiesa principale di Taormina, decidemmo di viaggiare sulle strade d'Europa con il suo "vespone" 125. Eravamo studenti squattrinati, le "espadrillas" colorate ai piedi, un paio di jeans ed il famoso "sacco nero" della spazzatura sapientemente tagliato e trasformato in tuta anti pioggia. Nei tre anni successivi non riuscii più a mangiare spaghetti e tonno.
Da allora è stato un susseguirsi annuale di mete, incontri, avventure, culture, sapori, colori, strade, emozioni ed incertezze che ho vissuto nei tre continenti sino ad oggi esplorati.
I posti più belli? Tutti hanno il loro fascino.
Le difficoltà maggiori? L'assurda burocrazia e le paure di non riuscire in un'impresa che si dissolvono ogni chilometro che percorri sulla tua motocicletta."
