Russia Artica 2024
Inviato: sabato 27 gennaio 2024, 21:29
All’ultimo MBE di Verona incontrai finalmente uno dei miei primi ispiratori di viaggi in moto, Massimiliano “Spostato” Perrella. Eravamo allo stand MTS quando ad un certo punto, forse per frenare le mie mille domande, mi chiese: e tu dove vai quest’anno?
In verità non avevo deciso ancora nulla, qualche idea campata per aria o poco più…volsi però appena lo sguardo al bellissimo planisfero dietro di me e l’occhio andò subito la’.
Massimiliano mi disse immediatamente: ho visto i tuoi occhi brillare, e’ li’, e’ quella la tua destinazione!
Avevo indicato la penisola di Cola, nella Russia Artica, ad est di Murmansk.
Una delle emozioni più forti provate nei miei viaggi, che ho ancora dentro, intatta, l’ho vissuta nel mio viaggio in Norvegia, quando risalendo la sua (terza) cresta verso il faro di Slettnes, rimasi folgorato dai paesaggi di quelle latitudini, quei panorami infiniti, dove capisci che c’è un solo padrone, la Natura. Normalmente, incontrando un nuovo ambiente, nella maggior parte dei posti della nostra bellissima Terra, abbiamo un approccio normale, rilassato e ci sentiamo comunque noi, gli uomini, i protagonisti… lì non funziona così, si percepisce che sei come un ospite in casa d’altri. La vegetazione particolare, la terra brulla, le rocce sulla costa rotte in maniera per noi quasi innaturale, irriconoscibile, la fauna che spunta dal nulla quasi incurante della tua presenza. E quel cielo che anche se sereno ha sempre un che’ di minaccioso, la luce solare fredda…e quei colori…quei silenzi…insomma tutto intorno a te incute rispetto, d’altronde sei in un posto dove almeno 10 mesi all’anno ci sono condizioni indubbiamente proibitive alla vita.
Ma quanto mi affascina tutto questo? E cosa deve essere farlo in solitaria?
Quanti brividi…
Capite quindi cosa significa per me poter tornare lassù?
Mi serve qualsiasi dritta abbiate la bontà di darmi, con la RUSSIA parto da zero.
Farò questo viaggio il prossimo agosto, avrò dai 21 ai 25 gg, col mio T7.
In verità non avevo deciso ancora nulla, qualche idea campata per aria o poco più…volsi però appena lo sguardo al bellissimo planisfero dietro di me e l’occhio andò subito la’.
Massimiliano mi disse immediatamente: ho visto i tuoi occhi brillare, e’ li’, e’ quella la tua destinazione!
Avevo indicato la penisola di Cola, nella Russia Artica, ad est di Murmansk.
Una delle emozioni più forti provate nei miei viaggi, che ho ancora dentro, intatta, l’ho vissuta nel mio viaggio in Norvegia, quando risalendo la sua (terza) cresta verso il faro di Slettnes, rimasi folgorato dai paesaggi di quelle latitudini, quei panorami infiniti, dove capisci che c’è un solo padrone, la Natura. Normalmente, incontrando un nuovo ambiente, nella maggior parte dei posti della nostra bellissima Terra, abbiamo un approccio normale, rilassato e ci sentiamo comunque noi, gli uomini, i protagonisti… lì non funziona così, si percepisce che sei come un ospite in casa d’altri. La vegetazione particolare, la terra brulla, le rocce sulla costa rotte in maniera per noi quasi innaturale, irriconoscibile, la fauna che spunta dal nulla quasi incurante della tua presenza. E quel cielo che anche se sereno ha sempre un che’ di minaccioso, la luce solare fredda…e quei colori…quei silenzi…insomma tutto intorno a te incute rispetto, d’altronde sei in un posto dove almeno 10 mesi all’anno ci sono condizioni indubbiamente proibitive alla vita.
Ma quanto mi affascina tutto questo? E cosa deve essere farlo in solitaria?
Quanti brividi…
Capite quindi cosa significa per me poter tornare lassù?
Mi serve qualsiasi dritta abbiate la bontà di darmi, con la RUSSIA parto da zero.
Farò questo viaggio il prossimo agosto, avrò dai 21 ai 25 gg, col mio T7.