Il viaggio raccontato da Emilio Radice in sella alla sua moto attraverso l’Afghanistan è molto più di un semplice resoconto: è un tuffo nell’ignoto, una corsa dentro se stessi, un incontro con l’umanità nelle sue forme più vere e sorprendenti.
Pagina dopo pagina, Emilio ci porta con lui tra paesaggi mozzafiato, silenzi carichi di significato e incontri che lasciano il segno. Il suo stile è diretto, autentico, coinvolgente. Leggere questo libro è come percorrere quella strada polverosa al suo fianco, con il casco in testa e il cuore aperto.
È uno di quei racconti che vorresti non finissero mai, perché ti fanno sentire parte di qualcosa di grande, di essenziale, di profondamente umano.
E ora, sapendo che domani – 6 maggio 2025 – Emilio ripartirà verso Est, non posso che augurargli il meglio. Che il vento sia a favore, la strada sicura e lo spirito sempre curioso.
Buon viaggio, Emilio. Ti aspettiamo al ritorno, con un altro pezzo di mondo da raccontarci.
