Il nostro primo viaggio intercontinentale, inizia sotto i migliori auspici ma non proseguirà cosi, o meglio….. Nell’estate 2019 decidiamo di affrontare quella che noi valutiamo “un impresa” così non sarà, si rivelerà un viaggio più facile del previsto sotto l’aspetto organizzativo, meno facile sara’ risolvere il grande problema che ci troveremo ad affrontare dopo 50 giorni circa nei pressi di Puno sul lago Titicaca, ma andiamo con ordine.
Dopo aver ottenuto l’aspettativa non retribuita dal lavoro (richiesta con largo anticipo) affrontiamo la prima vera difficoltà organizzativa e cioè la spedizione della moto (parliamo al singolare perché all’epoca Sonia aveva una Ducati Monster, non certo adatta al tipo di viaggio), dopo aver chiesto consigli a chi più esperto di noi ed aver richiesto più preventivi, decidiamo di affidare la moto ed i rispettivi documenti ad uno spedizioniere polacco di nome Motobirds, la persona con cui abbiamo i contatti e’ Aleksandra che e’ anche la titolare dell’azienda.
Cosa dire del lavoro svolto da loro, eccellente, sempre disponibili per ogni informazione, ci tennero aggiornati con foto e video sulla situazione della moto e non ultimo, un ottimo servizio in dogana a San Antonio Cile, dove il consulente locale Rafael si e’ rivelato gentilissimo ed efficace. Arriva il giorno della partenza 23 gennaio 2020, volo Milano-Santiago del Cile con scalo a Madrid di sola andata!!!! Arrivati a Santiago, con i mezzi pubblici ci dirigiamo a Vita del Mar dove ci aspetta Evangelina, una motociclista che aiuta chi, come noi, arriva da lontano a muovere i primi passi in terra sud americana.
Il giorno seguente ci rechiamo in dogana, abbiamo appuntamento con Rafael, in un paio d’ore sbrighiamo le pratiche e via, si parte ufficialmente per il grande sud! Rimaniamo in Cile, Curicò, Talca, Los Angeles(non quello in California), Temuto, Osorno, in questa ultima città, mentre cerchiamo un posto dove passare la notte, ci affianca ad un semaforo una macchina, a bordo un signore anziano con due cagnolini, ci chiede cosa stiamo cercando ed alla nostra risposta “da dormire” non esita un secondo ad invitarci a casa sua per passare la notte, cosi’ faremo, a distanza di 3 anni ancora ci scrive per avere informazioni su come stiamo e quando torneremo a trovarlo, grazie di cuore Raul.
Ripartiremo 2 giorni dopo direzione Puerto Montt dove inizia la famosa ruta 7 più conosciuta come Carretera Austral, fatta costruire nel periodo di dittatura militare dal generale Augusto Pinochet.
La strada e’ praticamente tutta di ripio (cosi’ chiamano i tratti stradali non asfaltati ma coperti di terra e brecciolino, a volte ghiaia anche abbondante).
I panorami sono stupendi, da togliere il fiato, si incontrano poche vetture e di conseguenza si viaggia più rilassati, nonostante la percorriamo tutta o quasi sotto l’acqua il ricordo e’ uno dei più intensi di tutto il viaggio.
Arrivati a Puerto rio Tranquillo ci fermiamo la notte, l’indomani andremo a visitare le favolose Catedral de Marmol Questa meraviglia rocciosa frutto delle burrascose onde del lago che sferzano l’alta riva rocciosa, ha assunto forme particolari spesso simili a delle caverne scolpite. Millenni di paziente erosione hanno dato frutto a colonne di roccia chiara, archi su cui si riflette il colore turchese e smeraldo dell’acqua e roccioni a forma di fungo coperti di vegetazione.
Quando le acque del lago sono basse, è possibile entrare al loro interno. La ruta 7 termina a Villa Hoggins, noi pero’ arrivati a Adana, decidiamo di svoltare per Puerto Guadal costeggiando il lago General Carrera, qui la prima dogana del viaggio, entriamo in Argentina, tanta emozione ma fila tutto liscio ed in pochi minuti ci troviamo a costeggiare il lago Buenos Aires, e si lo stesso lago cambia nome una volta entrati nel nuovo paese. Sempre direzione sud raggiungiamo Bajo Caracoles, molti di voi avranno visto almeno una foto del distributore che si trova in questo paesino, dove tutti i viaggiatori lasciano il loro adesivo, tutti si, perché è tappa obbligatoria visto la distanza dal paese successivo che non permette di raggiungerlo senza mettere carburante.
Arrivati a Gobernadol Gregoles ci troviamo ad affrontare un tratto di strada impegnativo causa il manto stradale ed il fatto di viaggiare in 2 e stracarichi (anche troppo),Tres Lagos ed infine El Calafate, tappa d’obbligo per visitare il maestoso Glaciar Perito Moreno.
Proseguiamo e ritorniamo in Cile, la destinazione e’ Puerto Natales, base per visitare un altra attrazione imperdibile Torres del Paine, rimarrete a bocca aperta.
Da qui rientreremo in Argentina poi Cile e di nuovo Argentina per raggiungere la località più a sud del nostro viaggio Ushuaia!
SIAMO ALLA FIN DEL MUNDO!!!!!!!
La temperatura e’ di circa 10 gradi, non fa certo freddo, cii fermeremo 4/5 giorni il tempo di effettuare l ’escursione alla Pinguinera e raggiungere la Bahia Lapataia dove finisce la Ruta 3. E’ tempo di risalire verso nord, decidiamo di fare in parte la costa est sull’oceano Atlantico, nulla di più noioso abbiamo trovato nella nostra vita, pianura infinita e vento fortissimo, decidiamo cosi’ di tagliare verso ovest ed arrivare a San Carlos de Bariloche, città carina e molto turistica, la parte più interessante, sarà i giorni successivi raggiungendo Villa la Angostura e San Martin de Los Andes tra montagne e infiniti laghi di un blu mozzafiato.
Altro trasferimento così diciamo e siamo a Mendoza, anche qui la città merita una visita, nel frattempo le temperature sono salite notevolmente, siamo oltre i 30 gradi. Che collega Mendoza a Santiago del Cile vi e’ il passo Los Libertadores, per chi se la sente, una volta giunti in vetta, al posto di transitare nel tunnel, si può percorrere la vecchia strada che porta alla statua del cristo. Nella parte in discesa, versante cileno, si percorre l’altrettanto famoso Caracoles, molti di voi avranno visto le foto di questa strada con una sequenza infinita di curve tutte regolarmente uguali.
Non ci fermeremo nella caotica Santiago, nei giorni successivi faremo tappa a La Serena, non possiamo non percorrere il mitico Paso Aguta Negra, circa 60 Km di sterrato con colori variegati e una laguna ad oltre 3000 metri di altitudine(per informazione il passo e’ a 4783 metri) in città troveremo uno pneumatico posteriore per la moto e proseguendo arriveremo ad Antofagasta e poi San Pedro de Atacama.
Qui fa veramente caldo ed il sole brucia, superiamo i 37 gradi, merita qualche giorno di fermo , non tanto per il paese in se, turisticamente tenuto volontariamente come 50 anni fa ma più' semplicemente per l’imperdibile Valle della Luna.
La tappa successiva ci porterà da Nicola, un italiano immigrato tanti anni fa che gestisce una pizzeria ad Iquique, non da meno un grande moto viaggiatore.
L’ultima città cilena prima del confine peruviano e’ Arica, nulla da vedere, entriamo in territorio peruviano, più precisamente a Tacna, sono pochi km ma cambia veramente tutto, dalle abitudini alimentari, al modo di vestire ed infine al costo della vita, decisamente più basso qui in Perù.
Nemmeno il tempo di abituarsi ai lineamenti dei visi cosi’ diversi che ripartiamo per Arequipa, chiamata anche la Città Blanca, non ve la potete perdere, sicuramente la città più bella che abbiamo visto in questo viaggio fino ad ora almeno. L’escursione più intensa che potete fare e’ quella al Canon del Colca dove vedere questi uccelli dalle aperture alari fuori dal comune. Un fatto curioso che ci e’ capitato proprio qui, e’ stato durante la giornata della festa della donna, dove nella piazza, gremita di persone chiamano Matteo a ballare sul palco…. Non proprio la sua specialità!!!!
La prossima meta t a n t o desiderata e’ il lago Titicaca, per raggiungerlo attraversiamo Juliaca, città decisamente povera, una quelle che ci si immagina pensando ad una città sud americana appunto, arriviamo a Puno, ci concediamo un hotel di categoria superiore a quelli a cui eravamo abituati, tutto questo grazie ai costi decisamente inferiori.
Visita alle isole galleggianti degli Urus e l’isola di Taquile. La tappa più a nord del viaggio sara’ Cuzco, città della quale bellezza si può paragonare ad Arequipa anche se decisamente diverse tra loro, Cuzco e’ quella più turistica in assoluto, da qui si può raggiungere Machu picchu, non necessita di presentazioni e la montagna dei 7 colori, attrazione più recente per cuori forti, si arriva con i mezzi al piazzale e poi un’ora e mezzo di camminata per raggiungere i 5050 metri da dove si può osservare la maestosità del luogo. Per chi non se la sentisse di camminare, potrà usufruire del servizio a pagamento che consiste nel salire a cavallo.
E’ il 13 marzo 2020, dobbiamo tornare a Puno per attraversare il confine ed entrare in Bolivia, qui iniziano i veri problemi, il Covid 19 e’ arrivato prepotentemente anche qui, il Peru’ chiude le dogane in ingresso e uscita per 15 giorni….siamo bloccati!!! La mattina seguente ci dicono che le autorità hanno dato 24 ore per lasciare il paese, si ma, per andare dove? Decidiamo di partire sotto il diluvio e tentare la fortuna rientrando in Cile(il tutto senza nessuna certezza), ci fanno entrare ed in pochi giorni arriviamo a San Antonio da dove cercheremo il modo di spedire la moto.
Questi giorni di trasferimento sono stati devastanti, tutto chiuso, ripari di fortuna per la notte e pranzo ai supermercati. Passeremo una settimana chiusi in un alberghetto dove siamo gli unici ospiti mangiando una pizza da asporto in tutta la giornata alle 6 di sera, le nostre giornata passano al telefono cercando di organizzare il rientro della moto ed anche il nostro, e’ praticamente impossibile prenotare voli ed ancora oggi a distanza di 3 anni e mezzo, stiamo aspettando una risposta dalla Farnesina…..Grazie! Riusciamo a portare la moto in dogana e ad effettuare il rientro con lo stesso spedizioniere dell’andata, per noi, una volta saliti sul volo, la promessa di ritornare per terminare la parte mancante e perché no andare oltre. Per la cronaca i voli: Santiago-Madrid, Madrid-Parigi, Parigi-Roma e treno fino a Salsomaggiore Terme.
Sicuramente un viaggio importante rovinato ma che tanto ci ha insegnato e rafforzato, pronti per altre nuove avventure.
Ciao Ciao…! Sonia e Matteo on the road
Sud America 2020 in periodo di Covid....
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- Ettore Hungrybiker
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Re: Sud America 2020 in periodo di Covid....
Meravigliosi e meraviglioso!!!! Vi seguirò con passione nel vostro prossimo viaggio...
- Stefano Camerotto
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Re: Sud America 2020 in periodo di Covid....
fantastico. un vero piacere leggervi!