È l'alba, la notte è trascorsa zeppa di strani suoni e canti ( ci hanno detto uccelli notturni e scimmie
) dulcis in fundo alle 4:00 la porta della nostra stanza veniva strattonata da una coppia di ragazzi ubriachi che avevano sbagliato porta. Il sonno ormai è andato, doccia, caffè e sistemazione bagaglio sulla moto. Partiamo alle 6:00 in punto con un'alba dai colori meravigliosi accompagnata dal canto frenetico di decine di uccelli, direzione border con il SudAfrica. Questa volta le operazioni doganali hanno richiesto circa 20 minuti per due persone ( credo record assoluto per l'africa 
) . Ci dirigiamo verso il " Kingdom of Lesotho" dove cercheremo di raggiungere il Sani Pass a circa 2900 metri. Ci aspettano circa 500 km di strade statali e regionali da percorrere in un cambio continuo di paesaggi con predominanti i campi sterminati di mais. Prima però, ad un centinaio di km percorsi, dopo aver fatto benzina ( confermo le info di Stefano Cunial, le carte sono sempre accettate dovunque) ci imbattiamo in un locale gestito da una donna trasferitasi dalla Namibia, dove ci regaliamo una tipica colazione Sudafricana: bistecca di vitello, uova , bacon, patatine fritte, cipolle, toast e caffè nero.....praticamente l'equivalente in energia di una barra di Uranio! 
Tramortiti proseguiamo verso il border con il Lesotho ( Caledonian border) che ci appare ....deserto! Siamo in pochissimi ad espletare le pratiche ed anche quí ce la caviamo in circa 30 minuti. Abbiamo bisogno di una SIM card Lesothiana ( le nostre Sudafricane non funzionano qui) e quí inizia uno show tutto Africano. Veniamo avvicinati, come accade a ridosso dei border, dai personaggi più disparati che ci chiedono e offrono di tutto. Nel " negozio Vodacon " la ragazza che si è presa in carico i nostri telefoni ci dice che dobbiamo aspettare per l'attivazione delle SIM ....."Two hours later" ci ritroviamo ad aver fatto amicizia con un campionario di persone dalle storie più incredibili, persone che all'arrivo ci hanno fatto tenere alta la guardia temendo azioni fraudolente .....invece ci hanno dimostrato che le nostre paure, i nostri pregiudizi ancora una volta ci tolgono il gusto ed il coraggio di stringere mani e di sorridere al prossimo. Ci hanno offerto anche l'ingresso a dei bagni a pagamento ( non avevamo monete). Ripartiamo frastornati dalla vivacità delle persone " comuni", dai sorrisi dei bambini, dai volti stanchi ma sempre sorridenti degli anziani e ci immergiamo nel panorama incantato del Lesotho
. Sembra di essere a migliaia di km dal SudAfrica. Montagne che si ergono maestose all'orizzonte, strade che si inerpicano in quota con intorno piante e colori completamente diversi da quelli osservati stamane. Siamo stanchi ma ci aspetta ancora l'ultimo sforzo per raggiungere il nostro alloggio in capanne tradizionali su una collina raggiungibile solamente con una mulattiera tutta rocce lisce e sterrato. Dopo una doccia e la cena tradizionale consumata a casa del gestore della struttura siamo finalmente nelle nostre capanne pronti per raggiungere, domani, il famoso Sani Pass.
